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IL PAESE DI LILLIPUT
SOSTIENE I PICCOLI GUERRIERI
ED I LORO FAMILIARI
Associazione A.P.S.
A favore del Reparto di Patologia Neonatale dell'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine

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Il Paese di Lilliput è un'Associazione A.P.S., che per operare ed esercitare la sua attività ha bisogno dell'aiuto da parte di tutti: l'iscrizione annuale all'associazione con il versamento della quota associativa annuale è per noi fonte di sostegno. Ogni contributo, grande o piccolo che sia, è per noi gradito e fonte di sostegno!

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In qualunque momento e chiunque può effettuare donazioni alla nostra Associazione. I contributi verranno destinati a sostegno del Reparto Neonatale per l'acquisto di apparecchiature medico-sanitarie, elementi di arredo per il reparto e gli ambulatori, per favorire la ricerca scientifica e per gli aggiornamenti degli operatori sanitari

I CALENDARI

E' ormai una tradizione che si tramanda di anno in anno. Il calendario dell'Associazione realizzato con il contributo dei bambini e dedicato ai nostri guerrieri è una fonte di sostegno e di aiuto per noi, oltre che essere un gradito pensiero ed omaggio da donare ai propri cari e familiari. Richiedi ora il tuo calendario scrivendo una mail

LE BOMBONIERE

Momenti piacevoli e circostanze di festeggiamenti come un battesimo, una comunione, un matrimonio o un anniversario, una laurea, possono diventare un'occasione per donare un piccolo aiuto e sostenere un progetto di solidarietà appoggiando l'Associazione nel perseguimento dei suoi obiettivi.

I NOSTRI SERVIZI

LA RUBRICA DEL NEONATOLOGO

La rubrica del neonatologo è uninsieme di articoli pubblicati sul sito dell'associazione ed elaborati dalle nostre neonatologhe. E' possibile ritrovare tutti gli articoli pubblicati dall'Associazione, anche suddivisi per categoria di appartenenza e data di pubblicazione. Vi inviatiamo a consultare la sezione specifica

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SPORTELLO DI ASCOLTO

Presso il Reparto di Patologia Neonatale dell'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine è oggi a disposizione uno Sportello di Ascolto, con l'obiettivo di sviluppare interventi di sostegno morale, materiale e psicologico nei confronti di genitori e familiari con bambini ricoverati presso il reparto stesso.

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IL NEONATO CI PARLA

"Il neonato ci parla", redatto a cura delle fisioterapiste Claudia Artese e Isabella Blanchi, e sostenuto dalla SIN Società Italiana di Neonatologia e dal Gruppo Care della SIN, è una guida allo sviluppo del bambino ricoverato i terapia intensiva neonatale. Si tratta di un’importantissima raccolta di esperienze, di studi....

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Ognuno di voi può sostenere l’Associazione donando il suo 5×1000 in sede di dichiarazione.
Ogni aiuto è per noi prezioso ed è un sostegno per Il Reparto di Patologia Prenatale dell’Ospedale di Udine.

DAL NOSTRO BLOG

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FONDO CARLO LESA

VOLARE PER LA VITA: UNA VITA CHE SI SPEZZA, DEVE DARE SPERANZA
A UNA VITA CHE SI AFFACCIA AL MONDO!!!
Con queste calorose, sentite e profonde parole il Prof. Maurizio Vidus, responsabile della Società
UNIONE NUOTO FRIULI di Udine, descrive e ricorda l’amico e collega Carlo Lesa, prematuramente scomparso
in un incidente stradale nel 2012.

TESTIMONIANZE

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Testimonianza del papà di Gabriele
Buoansera a tutti i presenti a questa splendida festa. Io sono il papà di Gabriele, un bambino nato nel 2004 e voglio raccontarvi la mia esperienza dal punto di vista, como posso dirvi, neonatologicamente tragi-comico. Come primo impatto la nascita di un bambino da un momento all'altro, prima dei fatidici 9 mesi, è una cosa che ti lascia senza fiato, ma, se non reagisci subito, rischi di finire tu con il sondino dell'ossigeno attaccato al naso. Io fortunatamente sono un tipo ottimista e riesco sempre a vedere le cose dal lato positivo, così vedendo per la prima volta mio figlio piccolissimo e collegato a chissà quale tipo di macchinario, pur sentendo le parole schiette e crude del neonatologo, che ti dice come realmente stanno le cose, nella mia testa ripetevo che problema c'è, lo vedo, è qui, ce la fa di sicuro, è pur nato, adesso vedrai che si sistema tutto e via; poi torni a vedere tua moglie e le dici è tutto ok, è un bambini fighissimo e poi non preoccuparti, lui è forte e ce la farà di sicuro. E qui comincia l'avventura; piano piano vedi...
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Io mi dimetto
Domani promette di essere un giorno speciale, pare mi mandino a casa. Veramente la faccenda della casa non l’ho capita del tutto: finora ho visto solo questa specie di condominio pieno di vetri e allarmi e vagiti più o meno azzeccati. A casa pare si stia meglio: “staremo tranquilli, soli soletti, vedrai” quante volte l’ho sentito sussurrare! Qui ogni ora passano almeno dieci di loro: “che brutta cera marmocchio!”, “il piccolo è un po’ scuro!”, “l’ex-27 è un po’ cianotico!” in progressione gerarchica; e poi “chi ha staccato il saturimetro!”, “mettete i nasetti!”, “ha mangiato troppo”, “ha mangiato poco”, “ha mangiato male!” Tranquilli, mi ero solo dimenticato un momento di respirare, capita alla mia età. A casa sarà tutta un’altra cosa: dormire quanto si vuole, un bel bagnetto, la colazione – forse non si chiama ancora in questo modo… Comunque ora dei miei vecchi mi fido anche se non è stato sempre così. Beh, la prima volta che li ho visti dietro i vetri dell’isolette mi hanno messo veramente ansia, due facce! Si leggeva come in un libro: “E questo coso, cos’è?
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Testimonianza di Maria Elena
Mi chiamo Toniutti Maria Elena e ho diciannove anni. Sono nata tre mesi prima del termine della gravidanza, con un peso di 598 grammi, per cui sono rimasta ricoverata presso il reparto di Neonatologia per circa quattro mesi. Durante il ricovero non sono stata sempre bene in quanto ho avuto gravissimi problemi all’apparato respiratorio, rischiando di morire, e sono stata operata agli occhi ( ragion per cui ora sono mipoe-astigmatica). A parte ciò ho avuto uno sviluppo psico-fisico regolare. Ovviamente durante il primo periodo di vita sembravo più piccola dei miei coetanei, ma man mano che passava il tempo la differenza si notava sempre meno. Comunque nel periodo compreso fra il primo anno di vita e i due anni e mezzo ho imparato a fare tutto ciò che imparano i bambini nati a termine nell stessa fascia d’età, ovvero: a parlare, a camminare, a mangiare da sola, a non utilizzare il pannolino, etc. Ero molto irrequieta, correvo, saltavo, andavo in bicicletta, cambiavo spesso gioco, dormivo pochissimo e solo durante la notte. Ad un anno poi ...
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Testimoninanza di Simone
Mi chiamo Simone Langellotti, ho quasi 19 anni e abito a Udine. I miei genitori mi hanno raccontato che la mia nascita è stata un momento particolarmente difficile per loro: sono nato di 29 settimane, e fin da subito erano sati informati dai medici, che a cause di numerose complicanze, era molto elevato il rischio che non riuscissi a sopravvivere. Tra l’altro ero il loro primo figlio, perciò oltre alle difficoltà della nascita prematura, vi erano anche le normali preoccupazioni legate alla prima esperienza di genitori. Per fortuna, grazie alle cure dei medici e al sostegno di amici e parenti, il peggio venne superato e dopo 3 mesi in ospedale potei anadare a casa. Quest’anno ho concluso le scuole superiori e tra poco andrò all’università a studiare Lettera Antiche. Mi è sempre piaciuto molto leggere fin da piccolo, perciò al momento di scegliere la scuola superiore mi sono iscritto al lieco classico, convinto che fosse la scuola più adatta alle mie caratteristiche, e così si è rivelato E’ stato un percorso impegnativo, ma sono contento di averlo fatto, anche perchè, studiando le ...